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Storia e Territorio

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Storia e Territorio
 

Valorizzazione dei luoghi

      Prima ancora di parlare delle tradizioni popolari di Filacciano, bisognerebbe brevemente descrivere il paese: Filacciano, non è il classico paesino delle cartoline natalizie, abbarbicato sul cucuzzolo di una montagna, ma non è neppure un grande agglomerato urbano della piana nord del Tevere. Filacciano è, semplicemente, un gioiello di architettura e di urbanistica della seconda metà del ‘600 miracolosamente conservato nel tempo.

      La sua particolarità nel contesto degli altri paesi a vocazione rurale, è che fu interamente commissionato dalla ricca famiglia patrizia Muti Papazzurri  che incaricarono della progettazione un valente architetto Mattia de Rossi della “bottega” del Bernini. Ad oggi, è ancora possibile ammirare un particolare unico la “fontana del Mascherone”, L’arcone ed il portale del palazzo Del Drago sono stati progettati, realizzati e costruiti su di un unico asse, creando un’immagine davvero suggestiva.

     Le radici della vera storia del Paese di Filacciano affondano nelle memorie contadine, la scalinata a ventaglio del Palazzo Del Drago è stato per molti anni il palcoscenico naturale del momento di svago serale per gran parte della popolazione. Nelle serate d’estate,  al termine delle giornate di lavoro che iniziavano all’alba e terminavano al tramonto, c.d. “da levata…. a calata”,  ci si ritrovava in piazza ed un organetto allietava gli animi. Era un grande momento di socializzazione, soprattutto collocato in una realtà dove nei primi anni del dopoguerra, intorno agli anni ’50, c’erano molti mezzadri che venivano dalle terre meno fortunate come le Marche e l’Abruzzo.

      Con il bum economico degli anni ‘60 e la ri-nascita del cinema, le serate si arricchirono di questo evento straordinario costituito dalla proiezione in piazza dei film.

      La piazza Umberto I°, con lo sfondo del palazzo Del Drago, avevano già colpito l’occhio attento di molti registi, primo fra tutti Fellini, nella quale girò parecchie scene del film “ 8 e ½” –

     Quindi per descrivere il paese con due sole parole, si può dire che Filacciano è sapori contadini e cinema.

      Avendo Filacciano,  per le sue bellezze artistiche ed il patrimonio architettonico, a pieno titolo i requisiti di bellezza e di borgo, l’Amministrazione comunale nel 2014 ne chiese l’inserimento tra i “Borghi più belli d’Italia” di cui, come da ferreo protocollo, si aspetta l’ambito riconoscimento.